A$AP Rocky è ancora in carcere. Interviene persino Trump, che fa una gaffe

A$AP Rocky è detenuto in Svezia da inizio luglio e le sue sorti sono ancora incerte. Intanto, molte celebrità sono intervenute in favore della sua libertà. Persino

Insieme a lui, sono stati incarcerati anche tre membri del suo staff: il suo bodyguard e due performers del suo show.

L’arresto è avvenuto lo scorso 30 giugno, durante la tournee europea del rapper, a seguito di uno scontro, per le vie di Stoccolma, tra Rocky e alcuni ragazzi. Secondo quanto riportano CBS News e Hollywood Report, il rapper, il 2 luglio, si è recato volontariamente al quartier generale della polizia. Qui, è stato immediatamente arrestato insieme ai membri del suo staff per “aggressione aggravata”.

A “documentare” e testimoniare quanto è accaduto quel giorno sono comparsi diversi video sul web. In un video, pubblicato sull’account Instagram del rapper, compaiono lui e il suo bodyguard mentre cercano di convincere due ragazzi a non seguirli per le strade di Stoccolma. In un altro video, si vede il momento dello scontro fisico e il gesto che avrebbe portato A$AP Rocky in prigione. Il rapper trascina e scaraventa per terra uno dei due ragazzi per poi continuare ad aggredirlo.

Ovviamente, moltissimi artisti e personaggi dello spettacolo, americani e non, hanno espresso la loro solidarietà per il cantante. #JusticeForRocky, ad esempio, è il nome della petizione che è stata lanciata su change.org per chiedere l’immediata scarcerazione. Petizione che è stata condivisa da Justin Bieber, Post Malone, Nicki Minaj, Diddy e molte altre celebrità.

Persino il presidente Donald Trump si è mosso per Rocky, a seguito di sollecitazioni da parte della first lady Melania e dei suoi sostenitori Kanye West e Kim Kardashian. Trump ha telefonato al premier svedese Stefan Lofven offrendosi di pagare la cauzione per la libertà del rapper. Peccato che il sistema giudiziario svedese, diversamente da quello americano, non preveda la cauzione. Il portavoce del premier svedese ha fatto sapere che la telefonata, durata circa 20 minuti, “è stata amichevole e rispettosa”. Inoltre, ha precisato che Lofven ha “sottolineato la totale indipendenza del sistema giudiziario svedese”.

Sulla pagina change.org della petizione si legge: “Il pubblico ministero ha comunicato che sta lavorando per ricevere un’ulteriore estensione di due settimane per un processo che inizierà a metà-fine agosto. Tenere Rocky e i suoi colleghi in carcere in attesa del processo, è una punizione prima del fatto”.  D’altra parte, un portavoce del Dipartimento di Stato degli USA ha dichiarato: “Ci aspettiamo che tutti i governi, compreso quello svedese, rispettino i cittadini americani trattandoli in modo equo”.

Ancora non è chiara la natura di quel gesto. Ancora non si sa se sia stata un’autodifesa o se si tratti invece di un’aggressione.